“Il Cane in Città”, conosciamo l’autrice.

Potrei cominciare dicendoti che fin da piccola amavo gli animali, che ho riempito la casa dei miei genitori dei randagi che trovavo in giro, che la vita con loro era come quella nelle favole in cui animali e umani cantano e vivono in totale armonia. Purtroppo però la mia storia non è una favola, a cominciare dal fatto che sono completamente stonata e se dovessi cantare l’unica cosa che potrebbero fare gli animali sarebbe darsi alla fuga.

Come molti bambini, da piccola, chiedevo un cane e, immancabilmente, mi arrivava un pesce rosso, non puoi immaginare quanti ne ho ricevuti e quanti sono finiti miseramente dietro al mobile (ovviamente non per colpa mia! Non sapevo ancora che saltavano fuori dalla vasca, erano gli anni 80 si usavano le bocce rotonde senza coperchio). Con l’arrivo dell’adolescenza ho cominciato a chiedere il motorino oltre al cane, e ho ricevuto l’upgrade del pesce: la tartaruga. Quando ho iniziato l’università, sono uscita dalla casa genitoriale ed è arrivato il mio primo “cane in città”.

Tutto accadde una notte…

Non c’è stata ricerca, non c’è stata alcuna visita in allevamento. Una sera ricevo una telefonata:<< Ale ti piacciono i cani? >>, io candidamente rispondo << Certo, a chi non piacciono. Perché? >>. E la comunicazione si interrompe, la sera dopo, dentro una scatola, arriva un batuffolo bianco e nero: Fiamma.

Dopo Fiamma, nella mia vita è entrata Venus, e dopo qualche mese sono andata ad iscrivermi alla Facoltà di Medicina Veterinaria per seguire l’indirizzo di Zootecnia. Ero affascinata dalla gestione degli animali, conoscere le patologie per evitarle, come seguire un allevamento, ecc, ecc. Tutte competenze utilissime nel momento in cui, prendendo atto che la mia vita milanese era predominante, ho pensato di veicolare le mie conoscenze nella cinofilia e specializzarmi sulla gestione, il comportamento e l’educazione del cane in città. Corsi, stage, qualifiche, tirocini, gavetta in pensioni e allevamenti, fino a stringere collaborazioni con centri cinofili, società di pet-care e importanti brand del settore pet.

Tecnicamente cosa faccio? 

Non insegno solamente a far stare seduto un cane, l’amato quadrupede lo sa fare benissimo da solo senza che voi gli urliate addosso con il dito indice alzato. Io – Educo – i proprietari di cani in città: “Li guido e conduco a un conveniente livello di maturità sul piano gestionale dell’animale d’affezione. Sviluppo e affino le capacità dei proprietari con l’insegnamento e l’esercizio”. Utilizzo le mie competenze per educare i bipedi a gestire i loro amati quadrupedi, insegno loro le esigenze del cane che hanno davanti, come interagire con lui ed insieme costruiamo un linguaggio per rendere possibile la comunicazione.

Perché il libro “Il cane in città”?

Prima c’è stato un abbozzo di blog perché volevo, e ancor oggi voglio, dare un reale – interessante – assennato – scientifico punto di vista sulla gestione del cane, consigli utili e leggende metropolitane del cane in città. Poi è arrivata la proposta del libro e ora eccomi qui a presentarvi il mio “Primus Liber”.

I capitoli vanno via veloci e scorrevoli, gli argomenti sono legati alla gestione del cane in città, la sua educazione, le problematiche più comuni che si incontrano, consigli su come uscire da alcune difficoltà e suggerimenti su come evitare di entrarci. Troverai tra le pagine vignette divertenti per sdrammatizzare certi argomenti e aneddoti per imparare dagli errori altrui. 

(Copertina e disegni di Virginia Salucci)

Com’è stato scrivere questo libro?

Una giostra di emozioni. L’elenco degli argomenti è stata la parte più semplice che mi ha dettato i tempi di lavoro. Ci sono stati dei momenti in cui ero concentrata e galvanizzata e le parole scorrevano via veloci, altre volte invece avevo l’argomento in testa ma non riuscivo ad esprimerlo senza perdermi in tecnicismi. Tra pagine di questo libro non troverai schemi ed elenchi puntati che ti dicono i passaggi di come fare le cose, ma ti farò ragionare. Scoprirai  quanto sia bello imparare ponendoti prima di tutto le domande giuste per riconoscere il contesto e saper realmente cosa bisogna fare.

Un esempio: sei in coda alla cassa di un negozio, se il cane è tranquillo accanto a te quanto è necessario obbligarlo a sedersi? Oppure, nel negozio c’è confusione, a parte a casa con il biscottino prima di dargli da mangiare, non gli chiedi mai di sedersi, pensi che in una situazione caotica fuori dalla sua routine e con la voce nervosa possa mai mettersi seduto tranquillo mentre ti sbrighi a pagare? Nelle pagine di questo libro ti indicherò, ti suggerirò, quali siano le priorità e i momenti adatti per ogni cosa.

Perché proprio il cane in città e non il cane in montagna?

Vivo a milano, le persone mi chiedono aiuto per gestire il cane in città, a casa loro, dove vivono la maggior parte del tempo. Ovviamente insegno anche come gestire il cane negli spazio aperti, non solamente nel recinto 6×6 del loro quartiere. Nel marketing si dice “attirare un target specifico” e con il cane in città io mi apro a tutti coloro che vogliono vivere con il proprio cane la quotidianità a 360°… e un po’ di città c’è sempre!

Faccio quello che faccio e dico quello dico perché amo la materia, stimo e rispetto così tanto gli animali che aiuto loro, e i bipedi che hanno accanto, con la consapevolezza che sono prima di tutto degli animali che vivono fuori dal loro habitat naturale. Insegno al comune proprietario a conoscere il suo cane per quello che è, gli insegno a leggerlo, a capire i suoi segnali e le sue esigenze, per trovare così il compromesso migliore per la convivenza. Quando educhi il tuo cane non lo stai comandando, gli stai mostrando come comportarsi. Non imparare dei comandi ma cerca leparole chiave che ti aiuteranno a comunicare con lui, un piccolo vocabolario per esprimere innumerevoli concetti e poter guidare il tuo cane in città. 

“Les jeux sont terminés, la magie dévoilée !”

I giochi sono fatti, magia svelata! Non sono un’influencer del settore pet, non sono una blogger o per meglio dire… mi piacerebbe esserlo ma con un taglio formativo interessante, non parlerò mai di animali per dirti i posti più fashion della città dove andare insieme, perché portare un cane nella borsetta o al guinzaglio ad un evento mondano può non essere necessario. Vorrei portarti nel mio mondo e fartelo conoscere, darti un nuovo punto di vista, farti divertire, ma farti anche spaventare per poterti insegnare ad essere autonomo e consapevole in materia “cane in città”. 

Vorrei essere una guida prima di tutto.

“Il cane in città”, mi puoi trovare qui!

Casa editrice Tea, Gruppo editoriale Mauri Spagnol.