“Il mio Bulldog francese non vuole mai uscire, cosa devo fare?”

Questa domanda è un grande classico, nasconde una delle maggiori sfide per i proprietari di Bulldog francese, ma anche per chi convive con i cugini inglesi. “Il mio Bulldog francese non vuole mai uscire, perché?”, perché sono dei compagni di vita a quattro zampe adorabili, che ti rubano il cuore con quelle faccine, ma ti mettono alla prova quotidianamente, vogliono capire fino a dove hanno margine d’azione per fare i propri comodi.

Miti e Leggende.

Sfatiamo prima di tutto qualche leggenda metropolitana sull’amatissimo Bulldog francese per poter aiutare ogni lettore che ne ha almeno uno accanto:

  1. Non è vero che non ha piacere di uscire. La questione è un’altra, non è iperattivo o nevrotico come un Border collie, un Pastore tedesco, un Setter, un Jack Russell, ecc ecc. Utilizza la tattica del “faccio finta di dormire, vediamo cosa succede” e se ci caschi ti ha in pugno.
  2. Sì, è un cane che vorrebbe passare tutto il giorno a dormire e fare puzzette sul divano, perché è un Diesel, non perché non ama uscire di casa. È lento a carburare, ma quando ingrana è operativo tanto quanto gli altri.
  3. Ama giocare, passeggiare e stare in giro, ovviamente essendo un brachicefalo (cioè le ossa del cranio sono più larghe che lunghe, quindi presenta una canna nasale corta) ha evidenti difficoltà respiratorie durante le attività, nelle giornate calde e durante i pisolini. Con lui bisogna solo avere qualche accortezza in più: tenerlo al fresco, fare più pause durante i giochi o le passeggiate, farlo mangiare lentamente.

Il Bulldog francese.

È un cane a tutti gli effetti, a volte penso più subdolo e calcolatore di altri, forse conquisterà il mondo insieme ai gatti. È testardo quel tanto da godere della sfida che ti sta lanciando o solamente un gran menefreghista: << Ti ho chiamato mezz’ora fa, potresti degnarmi di sguardo, non dico di tornare. >>.

Sono quegli occhietti tondi un po’ fuori dalle orbite che ti fregano, con quel visetto incorniciato da soffici rughe che ti fa sciogliere e concedere tutto, MA DEVI RESISTERE! Non devi farti incantare, come successe a Ulisse con le sirene durante il suo viaggio. Ha bisogno di regole, limiti e la giusta routine, come tutti i cani di qualsiasi taglia o età. Deve uscire regolarmente, non solo quando sembra che ne abbia voglia o necessità; deve mangiare agli orari prestabiliti e il cibo che gli metti nella ciotola, non crollare al primo rifiuto, -ci sta a provà- perché sa che in casa c’è qualcosa di più sfizioso.

Immagini di Virginia Salucci.

Se uscite e non vuole camminare, non tornare subito a casa, continua, vedrai che dopo qualche metro si sblocca (per qualcuno saranno un paio di metri, per altri una decina abbondante se non di più, ma ad un certo punto inizierà a sgambettare) dandoti anche la sensazione di godersi la passeggiata. Ovviamente non trascinarlo come un trolley, mettilo sulle quattro zampe e accompagnalo in avanti, se si ferma per osservare in giro e poi tenta furbescamente un dietro-front non assecondarlo, non tirarlo, rimani a tua volta fermo prima o poi capirà che l’unica direzione da seguire è la tua, ed inizierà a muoversi. Nel dubbio portati delle provviste, per qualcuno le attese potranno essere lunghe. Sono deliziosamente cocciuti quando vogliono.

Scherzi a parte… bisogna educare anche lui.

Se non impari a gestirlo stabilendo regole e routine, con coerenza e costanza, rischi di avere un rapporto con il tuo cane squilibrato (il rapporto non il cane, lui sarà solo viziato), e nel momento del bisogno non riuscirai a capire se ha un determinato comportamento perché non sta bene o ci sta solo provando. Ti faccio un esempio: se il mio cane dovesse rifiutare la pappa o non volesse uscire di casa quando è il momento della passeggiata, io so al 100% che c’è qualcosa che non va, devo allertare il Vet e tenerlo sotto controllo. Se avessi una mal-gestione non sarei in grado di fare questo passaggio con il rischio di accorgermi troppo tardi che sta male, o di vivere h.24 in contatto con il Vet perché non capisco il mio cane.

Il mio bulldog francese non vuole mai uscire... Stai attento a non lasciargli troppa autonomia, rischi di diventare la sua marionetta, non perderti nei luoghi comuni: “quando avrà fame mangerà” e ti farà impazzire perché dovrai capire perché non mangia; “quando vorrà uscire mi cercherà” e tu dovrai essere pronto all’uso altrimenti saranno guai. Se lo abitui a fare quello che vuole in casa poi quando sarete fuori al parco se avrà qualcosa di interessante da fare non ti ascolterà, lo farà solo quando avrà finito. Ricordati che educare il cane non significa imporgli dei comandi, educare significa apprendere un metodo di gestione tale per cui tu possa gestire e comunicare con il tuo cane in svariate situazioni in piena sicurezza e serenità.

Conclusione.

Non smetterò mai di ripeterlo, non chiedermi come risolvere un determinato problema, ma chiedimi: Perché ho questo problema? E’ più importante trovare la causa scatenante che la soluzione momentanea.

“Il mio Bulldog francese non vuole mai uscire di casa, cosa devo fare quando si comporta così?”

Il modo giusto di impostare questa domanda è: “PERCHE’ il mio bulldog francese non vuole mai uscire?”

La risposta è: “Se sta bene ed è in salute si sta comportando serenamente da Bulldog Francese, quindi bisogna valutare come stai gestendo il cane: gli hai dato un’adeguata routine di uscite? Per caso gli proponi di passeggiare subito dopo i pasti o negli orari più caldi? Non è a suo agio fuori casa e non hai ancora capito quale sia la fonte di stress? Ha semplicemente fatto il furbo e ci sei cascato in pieno? Non farti incastrare e segui la routine di uscite che ti sei prefissato, se non ce l’hai pianificala. Ovviamente se hai intenzione di portarlo fuori alle due del pomeriggio, dopo averlo fatto mangiare e con un caldo torrido, ha tutte le ragioni per non voler scendere, quindi sposta le passeggiate nei moneti più freschi della giornata, porta con te un borraccia e camminate sempre sui marciapiedi all’ombra. A volte bastano poche uscite e fatte nel modo sbagliato per far vivere malissimo il moneto della passeggiata all’amato quadrupede.”

Sta di fatto che non devi sottovalutare le situazioni, nel momento del bisogno chiedi la consulenza di un professionista del settore (il tuo Vet, un Educatore Cinofilo accreditato, un Vet comportamentista), non perderti su Google o nei gruppi social dove ognuno racconta la sua esperienza e dispensa consigli a caso. In questo articolo ti ho svelato qualche piccolo segreto e dato alcuni consigli su come gestire il tuo cane, ora sta a te rimboccarti le maniche. Potrebbe essere impegnativo, ma ti prometto che ne varrà la pena. 

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